Blog

Benvenuti!

Iniziò tutto cosi, con le parole di una mia paziente <<…potresti scrivere un libro associato a un ricettario, uno è già prenotato! >>

E allora eccomi. Se avete già sbirciato il sito, avrete letto che sono una giovane Biologa Nutrizionista, ma aggiungo molto testarda, determinata, il mio cervello è sempre in piena, cerco di raggiungere sempre i miei traguardi (cadendo, per poi rialzarmi, perché il percorso non è mai solo in salita), ed ecco che finalmente, con un po’ di agitazione (devo ammetterlo) sono qui a scrivere il mio primo articolo nel mio sito. Grazie alle miei pazienti e coloro che mi seguono su Facebook che mi hanno più volte spronato a realizzare questo progetto. Vorrei ringraziare anche Linda per la realizzazione del logo, non poteva trovare un *simbolo che rappresentasse meglio la mia “filosofia”.

I mesi che verranno saranno molto intensi, tuttavia cercherò di essere il più presente possibile anche qui, con pubblicazioni inerenti l’alimentazione, cercherò di farvi capire che seguire un percorso dietetico ( che sia dimagrante, terapeutico…) non significa necessariamente vivere di privazioni, ansie e sensi di colpa, ma approcciarsi in modo consapevole al cibo. Questo non può precludere l’importanza di vivere serenamente il rapporto con il cibo, non possiamo associare il cibo solo alle calorie. Queste non solo altro che un involucro, il cibo deve essere anche gratificazione, colore e sapore, benessere e convivialità  ed è questo rapporto “sano” che ci permette di nutrirci consapevolmente, permettendoci anche di uscire dagli schemi. Sono per il cibo vero, pochi ingredienti semplici e genuini, ben lontano dal cibo industriale.
Consapevole della realtà in cui viviamo, so benissimo che il cibo industriale può essere spesso la prima scelta. Perché? è sullo scaffale, è magari precotto per cui di rapido consumo. Certamente, ma anche se apporta le stesse calorie non possiamo paragonarlo. Se non siete già scappati 🙂 ci tengo a sottolineare che non sono un marziano, come tutti voi frequento i supermercati e si alcuni prodotti li acquisto anche io (magari vi parlerò anche di questo in un prossimo articolo) ma vi chiedo, vale davvero la pena acquistare piatti/zuppe pronte già condite, ricche in sale, oli (spesso nemmeno olio extravergine di oliva), conservanti oppure merendine/snack salati e dolci…sono tutti alimenti processati, con l’intento di risvegliare le nostre papille gustative, ma non possiamo parlare di alimento “sano” (avete mai letto l’etichetta di una qualsiasi merendina…quanti ingredienti trovate? quanti dei quali ignoravate l’esistenza? ecco che avete trovato la risposta).  Dedicherò un articolo a questo, poiché è un argomento complesso che merita di essere trattato in modo più approfondito.

Le calorie non sono che una minima parte di un’alimentazione sana: Contare le calorie fa in modo che una persona si focalizzi su quanto sta mangiando e non su quello che sta mangiando: questo può precludere un rapporto positivo con il cibo, poiché invece di vederlo come nutrimento lo vedremo come fonte d’apprensione e d’angoscia, come un nemico contro cui combattere.

Ecco che diviene importante il mio ruolo nell’educare i miei pazienti ad un’alimentazione sana, personalizzata sulle proprie esigenze, che sia equilibrata, varia, ma anche gustosa e che preveda sgarri “salutari”, perché il cibo deve essere anche questo.  Il mio primo grande successo è stata una donna sottonutrita ( ma in eccesso ponderale), alle porte della menopausa che non metteva piedi in cucina ormai da chissà quanto tempo.., ha raggiunto il suo obiettivo ( di cui non sto a parlarvi, poiché non è questo l’oggetto di questa riflessione)ed ora come dico io “ha spiccato il volo”, ha affrontato con forza e con il sorriso il suo percorso di cambiamento, diventando una persona nuova e si anche una cuoca provetta. Questo è il vero traguardo!

…e allora incominciamo! Nella prima pagina se cliccate nella voce Chi sono potete trovare una presentazione che parla di me, del mio percorso, con tanto di fotografia che mi mette al centro del palcoscenico, d’altronde con un suocero fotografo era inevitabile. Se desiderate contattarmi, cliccate sulla sezione Contatti, dove troverete i miei riferimenti, Potete scrivermi per prenotare una visita ( seguendo la voce Dove ricevo ) ma sono disponibile anche ad accogliere suggerimenti, consigli , critiche e opinioni.

E come avrete notato…è presente anche la voce Ai Fornelli dove troverete ricette (non potevo ometterla 🙂 ) e consigli su come fare la spesa e riempire la vostra Dispensa.

Allora non mi resta che salutarvi e alla prossima,

A presto,

Barbara

Ai Fornelli

Torta di cioccolato, zucca, noci…senza farina!

La torta che vi propongo è senza farina, senza glutine e senza latte: una ricetta semplice e adatta anche a coloro che sono sensibili a glutine, lattosio e caseine.  Vi sono patologie per le quali il consumo di farine (anche se integrali) scatena fastidiosi sintomi gastrointestinali (meteorismo, formazione di gas, crampi addominali, stitichezza o all’opposto un’accelerata peristalsi) spesso dolorosi e che compromettono la normale quotidianità. La regina di questa torta è la zucca, un ortaggio di cui non dovrebbero “abusare” coloro che soffrono di colon irritabile poiché potrebbero presentare alcuni dei sintomi sopra citati (meteorismo, gonfiore addominale)

Ingredienti:

  • 340g di zucca cruda
  • 3 Uova bio
  • 50g di Cioccolato fondente al 95%
  • 30g di Cioccolato fondente al 71%
  • 50g di Miele di castagno (ma potete usare anche il miele di Acacia)
  • 100g di Noci
  • 3 Cucchiai di semi di papavero
  • Vaniglia Bourbon

Preparazione: tritare finemente la zucca nel frullatore.  A parte tritate anche la noci e il cioccolato fondente e metteteli da parte.  Nel frattempo montate con la frusta 3 uova, il miele e la vaniglia fino ad ottenere un composto spumoso. Aggiungete al composto ottenuto la zucca, le noci, il cioccolato e mescolate. Versate l’impasto in una tortiera (io ho usato uno stampo da 25 cm di diametro), ricoperta con la carta da forno. Cuocete in forno preriscaldato a 180°C per circa 40min  (prova stecchino).

Ai Fornelli

Crostata svuota frigorifero

Un frutto tipico di questa stagione: i CACHI.  Spesso mal etichettati, i cachi sono invece ricchi in vitamina C, beta-carotene (precursore  della Vitamina A), antiossidanti come  flavonoidi  e polifenoli come le proantocianidine. Essendo un frutto particolarmente ricco in zuccheri, il suo consumo deve essere monitorato in caso di diete ipocaloriche o soggetti con diabete, ma con le giuste accortezze alimentari può essere integrato nel proprio regime dietetico. Essendo ricchi in fruttani, dovrebbero essere esclusi se si sta seguendo una protocollo Low-FODMAP.

Oggi vi lascio una ricetta facilissima con i cachi, visto che sono di stagione e magari come me ve li siete dimenticati in dispensa! La ricetta è senza glutine e senza latticini: ho utilizzato la farina di riso integrale e un *avanzo della farina di Teff, niente zuccheri per la marmellata ma solo quelli della frutta (cachi e spremuta di arancia fresca).

Ingredienti per la frolla:

  • 100g Farina di riso integrale
  • 30g Farina di Teff
  • 1 Uovo
  • 25ml Olio extravergine di cocco liquido (ma potete utilizzare il ghee, un buon burro di centrifuga)
  • 30g Zucchero integrale di canna
  • Cannella

Per la  simil-marmellata

  • Polpa di 2 Cachi maturi
  • 150ml di Spremuta di arancia
  • 1 stecca di Cannella

Per farcire anche

  • 2 Cubetti di Cioccolato fondente all’85%
  • 3 Noci tritate

Preparazione: in una ciotola setacciate le due farine, aggiungete lo zucchero integrale, la cannella in polvere (o la vaniglia) e un pizzico di sale. Nel frattempo sbattete in un’altra ciotola un uovo con l’olio extravergine di cocco liquefatto. Aggiungete gli ingredienti secchi e impastate fino ad ottenere la tipica consistenza dell’impasto per la crostata. Lasciate riposare l’impasto per  10-15 minuti coperto da un canovaccio.
Nel frattempo spellate i cachi ed eliminate la parte centrale più chiara. Spremete le arance. Versare la polpa dei cachi in un tegame con il succo dell’arancia e una stecca di cannella. Lasciate cuocere a fuoco dolce e dopo il primo bollore lasciate cuocere per altri 3-5 minuti.  A piacere passate il composto al passaverdura (io l’ho lasciato così al “naturale”).  A piacere potete aggiungere anche la vaniglia (io ne ero sprovvista!).
Distendete la frolla in una tortiera (io ho usato una piccola teglia da 19cm di dimetro), bucherellate la base con i rebbi di una forchetta, copritela con la carta da forno e riempitela con i fagioli secchi o altri legumi secchi (che toglierete successivamente). Lasciate cuocere la base per una decina di minuti a 200 °C (forno preriscaldato). Togliete la carta da forno,aggiungete la polpa di cachi, il cioccolato fondente a scaglie e le noci tritate. Cuocete per altri 10 minuti a 190°C

Un consiglio: la torta è nettamente più buona se lasciata raffreddare, per cui ottima per una colazione *alternativa.

IMG_20171130_211659_625

IMG-20171206-WA0019

Foto: Personali

Ai Fornelli

Due versioni per il cavolo nero

Uno degli ortaggi più vitaminici e rimineralizzanti, uno degli ingredienti della famosa Ribollita toscana  il cavolo nero! È un ortaggio ricchissimo in antiossidanti, sali minerali come potassio, calcio, magnesio e manganese. E’ ricco in vitamine, fra cui spicca la vitamina C, che lo rende un prezioso alleato contro influenza, raffreddore e malanni stagionali, un amico del nostro sistema immunitario.

Le Brassicaceae, famiglia di ortaggi in cui ritroviamo anche il cavolo nero, contengono isotiocianati, molecole naturali dal significativo potere antitumorale. Le ricerche confermano che è utile nella prevenzione di diverse forme tumorali, grazie alle sue proprietà antiossidanti che combattono i processi di degenerazione cellulare e di invecchiamento.

Una doppia ricetta con il cavolo nero:

1) POLPETTE DI QUINOA E CAVOLO NERO: 

  • Sciacquate la quinoa sotto l’acqua corrente, cuocetela in  acqua bollente salata, seguendo le istruzioni riportate sulla confezione: 2 tazze di acqua per una di cereale. Per questa ricetta ho utilizzato 120g di quinoa, ma adattate la quantità alle vostre esigenze nutrizionali.
  • Nel frattempo mondate e tagliate porri e carote a rondelle sottili.  In una padella aggiungere un paio di cucchiai di olio extravergine di oliva, un trito di erbe aromatiche (io ho usato basilico, prezzemolo e salvia) e carote e porri.
  • Lavate poi il cavolo nero e cuocetelo al vapore. Io l’ho cotto nell’ InstantPot. Una volta cotto, tagliatelo sottilmente oppure frullatelo grossolanamente per poi ripassarlo in padella per un paio di minuti con le verdure.
  • Quando la quinoa sarà ben cotta (circa 15min), scolatela e lasciatela raffreddare.
  • A questo punto mescolate la quinoa con le verdure, aggiungete 1 cucchiaio di parmigiano, 1 cucchiaino di curcuma e pepe nero.
  • Formate delle palline con l’impasto ottenuto e disponetele in una profila rivestita con la carta da forno. Forno preriscaldato a 180°C: infornate per 12-15 minuti.

IMG_20171201_141006_383
2) PESTO DI CAVOLO NERO:

Ingredienti per il pesto:

  • 200g di Cavolo nero cotto a vapore
  • 50g di Noci (ma potete utilizzare anche mandorle, pinoli…,)
  • 4 Cucchiai di Olio extravergine di oliva
  • 2 Cucchiai di Parmigiano Reggiano Vacche Rosse ( quello che avevo acquistato da Tamburini a Bologna)
  • Acqua q.b a temperatura ambiente
  • 2 cubetti di ghiaccio per mantenerlo bello verde
  • Prezzemolo, Sale marino integrale e un pizzico di Pepe nero

Frullate insieme tutti gli ingredienti e aggiungete piano piano l’acqua fino ad ottenere un composto omogeneo. Potete utilizzare il pesto per condire un primo piatto, oppure come salsa di accompagnamento a un secondo di carne/pesce, ma potete anche spalmarlo su una fetta di pane tostato.IMG_20171202_195932_705

Cavolo nero, prezzemolo, basilico, salvia, curcuma, pepe nero: un bagaglio di antiossidanti esogeni (ovvero che possiamo introdurre con il cibo) e di sostanze utili a combattere gli stati infiammatori e a prevenire patologie tumorali.

 

Ai Fornelli

Biscotti di teff al profumo di limone

Avete mai sentito parlare di Teff?

Il Teff: il più piccolo cereale al mondo ricco di principi nutritivi. Poco conosciuto nella nostra cultura gastronomica. Di origine etiope viene macinato per utilizzare la farina e preparare un tipico pane a lievitazione naturale, la enjera.

Esistono tre varietà: la varietà marrone e rossa dal sapore forte e deciso, e quella bianca dal sapore più delicato e considerata la varietà più pregiata. La versatilità di questo cereale premette diverse preparazioni in cucina.  La farina ottenuta, miscelata con altre farine, è ottima per preparare prodotti da forno (pane, cracker, muffin, biscotti) e pancake. Può essere utilizzata anche come addensante per zuppe, minestroni, oppure per una panatura di carne e pesce.

Per le piccole dimensioni del chicco prevalgono la crusca ricca in fibra, vitamine, sali minerali, e il germe, una riserva di vitamine liposolubili e di grassi.
Il diametro del chicco è di appena 0.8mm, difficilmente “scomponile” ( non può essere sottoposto, per le sue piccole dimensioni, al processo di raffinazione), pertanto i prodotti da forno che ne derivano sono completamente integrali. Troviamo un alto contenuto di calcio, magnesio, fosforo e ferro, ma anche di vitamine del gruppo B.  La farina di Teff fornisce soprattutto carboidrati complessi, ma si caratterizza anche per l’alto apporto di proteine, circa 13g per 100g di farina.

Il Teff è un cereale altamente saziante, facilmente digeribile e privo di glutine, pertanto un’ottima alternativa per celiaci e per coloro che soffrono di sensibilità al glutine-non celiachia (conosciuta come gluten sensitivity), i cui sintomi sono spesso sovrapponibili a quelli del colon irritabile. Inoltre ha un basso indice glicemico, per questo consigliato a diabetici e per coloro che devono tenere sotto controllo il livello di zuccheri nel sangue.

FJIMG_20171013_205939

…e veniamo alla ricetta: Biscotti di teff al profumo di limone

Ingredienti per 20 biscotti:

  • 75g Farina di Riso integrale
  • 75g Farina di Teff*
  • 1 Uovo
  • 50ml Olio Extravergine di Cocco
  • 40g Zucchero di canna integrale
  • 1 Cucchiaino di Lievito per dolci bio
  • Mezzo limone spremuto e la buccia grattugiata del limone (non trattato!)
  • 1-2 Cucchiai di Latte di mandorla senza zuccheri ( io ho utilizzato Latte di Mandorla VG, Il Viaggiatore Biologico)
  • A piacere nocciole/mandorle

Preparazione: Ho setacciato le farine, ho aggiunto lo zucchero di canna integrale, la buccia e il succo di mezzo limone, l’uovo sbattuto e un pizzico di sale marino integrale. Ho messo le mani in pasta (ma potete utilizzare una planetaria ;)). Siccome sono andata molto ad occhio e l’impasto era abbastanza “solido” ho aggiunto un pochino di latte di mandorla (circa 1 cucchiaio).  Ho avvolto l’impasto con la pellicola trasparente e l’ho lasciato in frigorifero per un’oretta. Ho formato delle palline, ho aggiunto al centro la mandorla/nocciola e ho infornato. Cottura: forno preriscaldato a 180°C, per 18-20min fino a completa doratura.

*Farina di Teff: acquistata presso un negozio per celiaci ma potete trovarla anche in negozi biologici (o online).

Biscotti con farina di teff

Foto: Personali

 

 

La dispensa

La regina di ottobre e novembre…la zucca!

<<La  zucca è “dolce”, non posso mangiarla, vero? >> in questi giorni diverse pazienti mi hanno chiesto se la zucca possa essere considerata una “verdura” o un’alternativa ai cereali, pasta, pane e patate.

…qualche nozione:
Con indice glicemico ci riferiamo alla velocità attraverso la quale i carboidrati contenuti nell’alimento determinano un aumento della glicemia nel sangue. Se andiamo a leggere le tabelle dell’indice glicemico degli alimenti, ci accorgiamo che la zucca ha un alto valore di IG, pari a 75 paragonabile a quello del comune Riso e vicino a quello del glucosio con IG di 100.  Questo ha spinto “purtroppo” molte mie pazienti a escluderla dalla spesa settimanale, ed essendo di “sapore dolce” si pensa che possa avere gli stessi effetti dello zucchero. Fortunatamente non è così, poiché non basta parlare di indice glicemico, bisogna considerare anche la quantità di carboidrati presenti nell’alimento che stiamo assumendo, ovvero il carico glicemico (CG).

gnocchi zucca

Facciamo un po’ di chiarezza: In una porzione di zucca (circa 200g), sono contenuti circa 7g di carboidrati, contro i 64g in una porzione di riso da 80g! Entrambi hanno un IG di 75, ma il carico glicemico della zucca (per 200g) è di 7-11g mentre quello di una porzione di riso è 48, dunque cinque volte tanto. Pertanto la zucca presenta un alto IG, ma avendo un basso carico glicemico, può essere inclusa nella lista della nostra spesa.

Proprietà e benefici della zucca
È ricca in carotenoidi, alleati della nostra pelle, ci proteggono dai “temuti” radicali liberi (= specie reattive dell’ossigeno). È ricca in beta-carotene che il nostro organismo è in grado di trasformare in vitamina A, importante per la salute dei nostri occhi. Essendo molecole liposolubili (ovvero si sciolgono nel grasso),  per essere meglio assorbite a livello del nostro intestino, è necessario combinarle con una fonte di grassi, pertanto sarà sufficiente condire la zucca a crudo con un ottimo olio extravergine di oliva.
Non solo, è ricca in fibra, che permette di regolare la funzionalità intestinale, contrastando gli episodi di stipsi e di modulare l’assorbimento degli zuccheri e dei grassi nel sangue. Ricca in magnesio, un componente della clorofilla che possiamo trovare anche negli ortaggi a foglia verde, cacao, cioccolato fondente, erbe aromatiche, mandorle, semi di zucca e appunto nella zucca,  ci aiuta a ridurre i crampi da ciclo mestruale e a migliorare il tono dell’umore, spesso “sottosopra” nei giorni che precedono il ciclo…e molte donne lo sanno, forse ancora di più i loro mariti. 😉

…per le mamme e le nonne,  sfruttiamo la curiosità, il colore acceso e sapore dolce della zucca per proporlo ai nostri bimbi: può essere utilizzata per preparare vellutate, dolci per la colazione (come dei tortini con zucca e noci), pancake, mousse di zucca con cannella e cioccolato fondente, oppure perchè non mettere le mani in pasta per preparare gnocchi, oppure ravioli ripieni con la zucca 😉

Ecco la mia ricetta, un semplice risotto alla zucca: riso semintegrale cotto nel brodo di pollo ruspante, zucca al profumo di timo e cannella

Curiosità: la cannella rientra tra le spezie più ricche in antiossidanti, contiene un olio essenziale con proprietà disinfettanti e antibatteriche, per questo può essere un ottimo rimedio per rafforzare le nostre difese immunitarie con i primi freddi autunnali.

Risotto con zucca, timo al profumo di cannella

Foto: Personali e Pinterest

Ai Fornelli

Brownies cioccolato, noci di Macadamia e cocco in tutte le sue forme!

La colazione della domenica prima del compleanno della mamma ha passato la prova assaggio, pertanto come promesso, ecco la ricetta.

Ecco un dolce senza zucchero (aggiunto!), senza glutine e a basso indice glicemico, per la presenza della frutta secca e del cocco ( olio di cocco extravergine, cocco disidratato e latte di cocco al 50%). Non ho aggiunto zuccheri perché ho utilizzato un cioccolato fondente al 74%.

Brownies.jpg

Ricordate, è la scelta delle materie prime a fare la differenza, pertanto per questo Brownies ho scelto:

  • Olio Extravergine di Cocco (estratto a freddo), costituito da grassi saturi a media catena, antinfiammatori e tonici per l’intestino
  • Noci di Macadamia (da mercato equosolidale) ricche in grassi monoinsaturi come l’Olio Extravergine
  • Cioccolato extrafondente al 74% per dare una nota amara ma allo stesso tempo dolce, così da non aggiungere zucchero
  • Cocco disidratato contenente solo cocco tra gli ingredienti (senza aggiunta di zucchero)

Latte di Cocco.jpg

Ingredienti:

  • 80g Farina di riso integrale ( sono andata molto ad occhio)
  • 100g Cioccolato fondente al 74%
  • 50ml Olio extravergine di cocco liquefatto
  • 50g frutta secca ( in dispensa avevo le Noci di Macadamia e qualche Mandorla)
  • 200g Latte di cocco ( ho utilizzato Coconut Milk BionaOrganic)
  • Circa 2 Cucchiai cocco disidratato
  • Lievito per dolci bio
  • Cannella a piacere

Preparazione: Ho sciolto il cioccolato fondente a bagnomaria con l’olio extravergine di cocco. Ho aggiunto il latte di cocco e ho mescolato bene. Alla fine ho aggiunto il cocco disidratato, la farina di riso integrale setacciata, il lievito, mezzo cucchiaino di cannella e la frutta secca tritata grossolanamente.  Ho versato il preparato nello stampo ( vi suggerisco di utilizzare quelli per preparare i plumcake o piccoli tortini), ho spolverizzato ancora con il cocco e infornato.  Forno preriscaldato a 180°C per circa 22-25minuti.  Vi consiglio di assaggiarlo tiepido, sarà ancora più buono.

Foto: Personali

La dispensa

Scegliamo lo yogurt

Facciamo un giro al supermercato,  nello scaffale degli yogurt. Possiamo trovare yogurt dalle diverse consistenze, alla frutta, ai cereali e creme di latte, pertanto non yogurt.
Definizione: prodotto antichissimo ottenuto dalla fermentazione lattica del latte senza sottrazione del siero, per azione di batteri lattici specifici:
  • Streptococcus thermophilus
  • Lactobacillus delbrueckii bulgaricus
Prendiamo due tipologie di yogurt, yogurt cremoso alla frutta con 0% e 0,1% di grassi e yogurt intero bianco:
Si potrebbe pensare che la scelta migliore sia la prima, uno yogurt magro alla frutta poiché si tratta di un prodotto “light” per aggiunta con della frutta. Tuttavia di tratta di uno yogurt al “gusto” di frutta. Non è possibile conservarvi frutta fresca, poiché comprometterebbe la shelf-life ovvero la durabilità del prodotto. Si tratta di una “preparazione” a base di frutta, che come potete vedere è rappresentata solo in minima parte da *vera frutta, infatti possiamo leggere la presenza di zucchero e addensanti come l’amido modificato e correttore di acidità…
Questo significa che uno yogurt alla frutta può contenere  fino a 15-20 g di zucchero aggiunto, contro i 5-6 g dello yogurt bianco, quantitativo naturalmente presente nello yogurt poiché rappresento dai suoi naturali zuccheri.  A fronte della totale (foto a sinistra) o quasi assenza di grassi (foto in alto a destra),  non è un alimento leggero per il nostro metabolismo, tanto meno per il nostro portafoglio: la mancanza  dei grassi viene sopperita da una concentrazione quasi 3 volte superiore di zuccheri ( paragonabili a 3 bustine di zucchero, ne vale davvero la pena?!), additivi ( addensanti, coloranti…) e sale.
Sono proprio questi zuccheri a spingere verso l’aumento del grasso viscerale, addominale e non quei pochi grammi di grassi presenti. Senza dimenticare che quei grassi, garantirebbero un maggior senso di sazietà (foto in basso a destra).
Di solito tendo a consigliare le marche di yogurt di montagna, come Vipiteno e Merano. Tuttavia se doveste trovare un marchio locale di fiducia, orientate li la vostra scelta. Ho diverse pazienti che acquistano presso piccole cascine.
Veniamo al punto cruciale, quali caratteristiche deve avere un buon yogurt?
  • Yogurt bianco al naturale, che contenga solo 2 ingredienti: latte e fermenti lattici e nient’altro ovvero niente preparazione di frutta,  niente crema di latte (panna che permette di rendere più denso il prodotto).
  • Per una maggior sazietà e cremosità consiglio spesso yogurt intero bianco.
  • Se potete preferite yogurt al naturale da agricoltura biologica, che garantisca sicurezza sulla provenienza del latte. Ormai potete trovare diversi marchi bio nella grande distribuzione, come questo acquistato all’Esselunga.yogurt intero bianco e granola (2)
Naturalmente potrete aggiungere frutta fresca secondo i vostri gusti, oppure aromatizzare con cannella, cacao, scaglie di cocco o qualche scaglia di cioccolato fondente.
Non pensate che il light sia una facile uscita dalle tante temute calorie, poiché state riempendo inutilmente il vostro corpo di zuccheri, privandolo di una buona quota di grassi e …perché vivere di sensi di colpa, non è questa la filosofia per vivere serenamente il vostro rapporto con il cibo, e poi per cosa, per una quantità irrisoria di kcal (~10kcal)?!
Infine, per coloro che soffrono di PCOS la frequenza di consumo deve essere ridotta e in alcuni casi è bene escluderli. Come sempre vale la *personalizzazione della dieta.
E ora riempiamo la dispensa in modo consapevole, quale acquisterete ? 😉
yogurt intero bianco e granola (1)
Barbara
Foto: Personali

 

Ai Fornelli

TORTINI CIOCCO-COCCO-CANNELLA

I miei tortini tripla C: Cioccolato, Cocco e Cannella, senza glutine, senza latte (vaccino) e senza zucchero ( se non quello di 1 pesca), preparati con le ultime pesche dell’estate e con uno degli ingredienti principali della mia dispensa, l’olio extravergine di cocco.

Potete acquistare l’olio extravergine di cocco presso negozi biologici oppure online (io lo acquisto su Amazon e su Macrolibrarsi, come l’olio extravergine di Cocco della Rapunzel o Coconut Merchant).

È composto per l’86% da acidi grassi saturi a media catena, da cui trae benefico la nostra tiroide. Circa il 50% è rappresentato dall’acido laurico, consigliato per la salute intestinale.  Il nostro corpo è in grado di convertire l’acido laurico in monolaurina, un monogliceride dalle proprietà antivirali, antibiotiche, antimicrobiche e antifungine.

Controllate che si tratti di  Olio extravergine di cocco ( estratto a freddo) in vetro e non semplicemente Olio di cocco.  In questo modo avrete acquistato un Olio non raffinato, non processato, in grado di reggere bene le alte temperature, pertanto un grasso che in cottura non sviluppa acidi grassi trans, dannosi per la nostra salute.
Questi ultimi si formano quando gli acidi grassi insaturi vengono sottoposti a processi di idrogenazione (per esempio per la produzione della margarina) e raffinazione (a cui sono sottoposti la maggior parte degli oli vegetali).
Nonostante in etichetta venga riportato che deve essere conservato in frigorifero, è bene non conservalo in frigorifero (diventerà duro come un macigno e in inverno solidificherà comunque anche fuori dal frigorifero), ma in un mobiletto al buio.

Va utilizzato in cottura, per cui basterà  scioglierlo in un pentolino o in padella. Nella mia dispensa non manca mai: lo utilizzo spesso per spadellare le verdure, per cuocere la carne (come il pollo con curcuma e latte di cocco), per cuocere i pancake e per i dolci/torte da forno.  Per cucinare è bene utilizzare grassi saturi e monoinsaturi (pertanto non processati e raffinati): come l’olio extravergine di oliva, l’olio extravergine di cocco, burro di malga o comunque un burro di buona qualità e ghee (burro chiarificato senza caseine e senza lattosio, dalla maggiore digeribilità).

…e ora veniamo alla RICETTA: TORTINI CIOCCO-COCCO-CANNELLA

Ingredienti per 10 tortini:

  • 75g farina di riso integrale
  • 50g di cocco in scaglie
  • 2 uova bio
  • 40ml di olio extravergine di cocco (liquido)
  • 25g di cacao amaro
  • 70g di cioccolato fondente al 75%
  • 50ml di latte di mandorla senza zuccheri aggiunti
  • 100ml di acqua a temperatura ambiente
  • mezza bustina di lievito in polvere
  • 1 pesca media
  • un pizzico di sale marino integrale.

Preparazione:
Mescolare insieme tutti gli ingredienti secchi (farina di riso integrale + cocco in scaglie + cacao + lievito). Montare in un’altra ciotola le uova con un pizzico di sale, fino ad ottenere un composto spumoso. Aggiungere l’olio extravergine di cocco liquido, 50g di cioccolato fondente sciolto a bagnomaria e il latte di mandorla.
Unire il composto ottenuto agli ingredienti secchi. Tritare grossolanamente i restanti 20g di cioccolato fondente e aggiungerli all’impasto. Nel frattempo cuocere per qualche minuto (4-5 minuti) la pesca tagliata a pezzetti nel pentolino in cui avevate sciolto il cioccolato, con due dita di acqua e 1 cucchiaino di cannella. Aggiungere infine anche la pesca al composto e suddividere l’impasto nei tortini.
Infornare a 180°C per 20 min (prova stecchino: i miei erano cotti in 17-18 minuti).

FJIMG_20170910_093835-01

Tortini tripla C

Foto: Personali

 

Ai Fornelli

Avena: il cereale del benessere

…fin dall’antichità questo cereale veniva considerato un alimento adatto solo all’alimentazione animale e pertanto non degno di essere portato sulle nostre tavole.
Tuttavia, ci avevano visto bene gli scozzesi e gli irlandesi, i primi ad utilizzare la farina e i fiocchi di avena nelle preparazioni culinarie, in particolare per il porridge dolce (o crema di avena) e salato.

Quali sono le proprietà nutrizionali di questo prezioso cereale?
L’avena contiene pochissimi zuccheri ed è ricca di fibre, questo è il motivo per cui è indicata per i soggetti diabetici o con un’alterata glicemia a digiuno. La fibra permette di stabilizzare i livelli di zucchero nel sangue (la glicemia) evitando i famosi “attacchi di fame”, cali di energia e di attenzione. Per il suo elevato contenuto di fibra, l’avena vanta inoltre di un basso indice glicemico, aiuta a placare la fame, favorendo un prolungato senso di sazietà. Inoltre contribuisce a mantenere la “salute” intestinale regolarizzando il transito intestinale.
Grazie al suo contenuto in fibre solubili, conosciute come beta-glucani, che agiscono come vere e proprie spugne a livello intestinale. Formano una massa viscosa, come un gel di rivestimento, in grado di intrappolare il colesterolo di provenienza alimentare: questo è conosciuto come effetto ipocolesterolemizzante. Diverse evidenze scientifiche hanno dimostrato che i beta-glucani contenuti nei chicchi contribuiscono a ridurre il rischio cardiovascolare, abbassando i livelli del colesterolo LDL, conosciuto comunemente come colesterolo “cattivo”.
Inoltre i fiocchi di avena contengono una molecola antiossidante, l’avenanthramides, in grado di combattere i temuti radicali liberi, responsabili di tutti quei processi ossidativi e infiammatori ad essi associati.

L’avena cruda in chicchi rappresenta una modesta riserva di carboidrati a lenta digestione, apporta infatti il 55-60% di carboidrati complessi, mentre nei fiocchi il contenuto di carboidrati si attesta al 72%, contro una bassa concentrazione di zuccheri semplici (3-4%). È tra i cereali più ricchi in proteine: 8-10% nei fiocchi e 15-16% nel chicchi crudi. Questo prezioso cereale è povero di grassi, infatti apporta circa il 7% di lipidi, tra i quali ritroviamo l’acido linoleico, un acido grasso essenziale.
È ricca in vitamine del gruppo B, acido pantotenico, enzimi, minerali come calcio, ferro, fosforo e magnesio; quest’ultimo ha un ruolo chiave nel regolare i livelli di glucosio e di insulina nel sangue.

Impariamo a variare la nostra alimentazione, riduciamo il consumo dei farinacei iniziando ad arricchire il nostro carrello della spesa con cereali in chicchi e i fiocchi, come i fiocchi di avena. Perchè non iniziare introducendoli al mattino, per una colazione saziante, energizzante, vitaminica e ricca di minerali: vedrete come i cali di concentrazione, la stanchezza, la spossatezza, la voglia di “zuccheri” caleranno, vi sentire pieni di energia, sazi e il vostro umore migliorerà.

Attenzione a non confonderli con la crusca di avena e i comuni cereali corn-flakes.
Ricordate che i cereali integrali, mantenendo la cuticola esterna, possono raccogliere residui di pesticidi, pertanto preferite i fiocchi di avena biologici. Fino a qualche annetto fa erano reperibili quasi esclusivamente nei negozi biologici, oggi  potete trovare i fiocchi di avena biologici anche nella grande distribuzione.

In cosa si differenziano, quali ingredienti devo leggere in etichetta?
Se andiamo ad analizzare gli ingredienti dei fiocchi di avena delle grandi marche, come Nestlè Fitness Cioccolato fondente, troveremo:  Cereali integrali 45,9% (frumento integrale 40,3%, avena integrale 5,6%), riso 29,6%, cioccolato fondente 20,6% (pasta di cacao, zucchero, grasso del latte, emulsionante lecitine, aromi), zucchero, sciroppo di zucchero di canna parzialmente invertito, estratto di malto d’orzo, agente di rivestimento gomma arabica, addensante polidestrosio, sciroppo di glucosio, carbonato di calcio, niacina, ferro, acido pantotenico, vitamina B6, riboflavina, acido folico; sale, antiossidante estratto ricco di tocoferolo.
Pertanto molto zucchero, con aggiunta  di altri dolcificanti (malto d’orzo), additivi… ed ecco che iniziamo a leggere così tanti ingredienti da non capire più che prodotto abbiamo acquistato.

Cosa dobbiamo acquistare? Fiocchi  di avena biologici, i cui ingredienti saranno solo fiocchi di avena da agricoltura biologica.

…Si ma così sanno davvero di poco”! È vero lo riconosco, così possono risultare poco appetibili, tuttavia sono un ingrediente davvero versatile in cucina, da permetterci di variare ogni giorno, soprattutto a colazione.

Come combinare i fiocchi di avena a colazione:
Prima di tutto vi ricordo che per renderli “digeribili” ed evitare così gonfiore e dolore addominale, i fiocchi di avena dovranno essere:

  • COTTI: possiamo cuocerli per 4-5 minuti per preparare un caldo porridge.

Possiamo cuocerli in acqua, latte vaccino, bevande vegetali.Potrete dolcificarli con un cucchiaino di miele, aromatizzarli con cacao, cannella, vaniglia, oppure potrete arricchire il porridge con frutta fresca, frutta secca, semi oleosi, cioccolato fondente, scaglie di cocco. Uno dei miei preferiti: porridge con mela, mandorle e cannella, oppure con frutti di bosco, cioccolato e cocco

Porridge mirtilli 2

  • IDRATATI: per un gustoso overnight oatmeal da preparare la sera prima. Una “veloce” alternativa per coloro che al mattino hanno i minuti contati.

Possiamo idratare i fiocchi in poca acqua ( quella necessaria a coprirli, non dovranno “galleggiare”), latte vaccino, bevanda vegetale, oppure aggiungerli nello yogurt da latte vaccino/capra/pecora. La sera prima mettete i vostri fiocchi in una tazza, aggiungete il liquido preferito oppure lo yogurt e arricchite secondo i vostri gusti.  Potete “mescolare” il tutto, oppure prepararlo a strati, così da sentire tutti i sapori. Ricordate di riporre la tazza in frigorifero per un’intera notte, così che al mattino i fiocchi risulteranno ammorbiditi ed eviterete problemi di “gonfiore addominale”.
Un esempio:  fiocchi + yogurt di capra + cannella + frutti di bosco + scaglie di cocco.

IMG_20160801_080240

  • TOSTATI: ecco un’ottima alternativa per preparare il muesli a casa.

In commercio esistono diversi marchi che propongo muesli con frutta disidrata, frutta secca, cioccolato, tuttavia leggendo le etichette troviamo sempre molto zucchero, molto sale, dolcificanti, oli vegetali… perchè allora non proviamo a prepararlo in casa scegliendo gli ingredienti e consistenze a noi gradite?

Muesli

Vi lascio le dosi di una delle proposte di muesli che preparo a casa:

  • 50g di frutta secca (noci, mandorle, noci di macadamia…)
  • 30g Cocco in scaglie
  • 10g di semi (dizucca/chia/girasole)
  • 2 Cucchiai di olio extra vergine di cocco (oppure Olio EVO)
  • 20g Miele di Castagno (o Acacia)
  • 300g Fiocchi di avena biologici (nel mio caso senza glutine)

Tritare grossolanamente la frutta secca, aggiungere il cocco e i semi.  Unire 2 cucchiai di Olio extra vergine di cocco, miele e un pizzico di sale. Aggiungere i fiocchi di avena e 1-2 cucchiai acqua. Mescolare e distendere su una teglia ricoperta di carta da forno.  Infornare (forno preriscaldato) a 170°C, per 15-20 min: il prodotto dovrà risultare dorato e croccante, pertanto vi consiglio di rimescolare almeno un paio di volte, così  che rimanga croccante. Una volta cotto, lasciatelo raffreddare a temperatura ambiente e conservatelo in un barattolo di vetro (come quelli che trovate all’IKEA)

Ogni tanto aggiungo 2-3 cucchiai di Chips di Mela disidratata, oppure lo arricchisco con fave di cacao crude o cioccolato fondente tagliato finemente.

Foto: Pinterest e Personali

 

Blog

Facciamo colazione insieme

Le miei pazienti (e i miei pazienti) lo sanno quanto ami la colazione e spesso si stupiscono di quanto questa possa essere ricca.

La colazione è il pasto più importate della giornata, quante volte avrete sentito queste parole? La mattina è il momento migliore per fare il pieno di energie, una colazione equilibrata, abbondante ma ben bilanciata, vi permetterà di essere vigili, concentrati e permette di regolare i livelli ormonali del vostro corpo.

colazione-jar.jpg

Spesso presi dai mille impegni, lavoro, famiglia, bimbi, ci ritroviamo a scegliere per la nostra colazione 1-2  fette biscottate o qualche biscotto oppure una manciata di cornflakes (magari integrali e con la frutta addizionata…con tanto di “programma pancia piatta”, perchè se lo segue Rossella Brescia, allora dimagrirò anche io…) e l’immancabile tazza di latte rigorosamente scremato. Alcuni di voi staranno pensando, bhe cosa non funziona? ci sono pochissime calorie! Questo potrebbe anche essere vero…ma di che calorie stiamo parlando? i veri nutrienti dove sono?
Molti di voi invece saranno soliti saltare la prima colazione, che in alcuni piani alimentari potrebbe anche essere la scelta strategica da adottare, se non fosse che varcata la porta di casa, vi ritrovate nel primo bar, oppure alle macchinette dell’ufficio e la scelta ricadrà inevitabilmente su alimenti processati, raffinati, ricchi in zuccheri, grassi industriali, sale e additivi vari…ed ecco che nel giro di pochi minuti avrete introdotto solo calorie vuote, vi sentirete ancora più stanchi di prima e allora arriverà la tappa caffè per tiravi su e senza accorgervene nella mattinata ne avrete bevuti 2, 3, 4…perchè alla fine è solo caffè con un cucchiaino di zucchero, cosa mi farà mai?  (e magari zucchero di canna, perchè non  è bianco, ma sempre raffinato è! 😉 ma si tratta sempre di zucchero che andrà a creare “scompiglio” a livello ormonale).

Facciamo un piccolo test: aprite la dispensa e ditemi: quante confezioni di merendine vedete ( al cioccolato, alla crema,  comprese le versioni integrali o light!), quanti biscotti (secchi, frollini…), cereali simil cornflakes (si, anche integrali) e cereali soffiati per la prima colazione? avete mai letto la lista degli ingredienti? Prendiamo come esempio una comune confezione di biscotti magari al cioccolato e iniziate a leggere: lista degli ingredienti  infinita con zuccheri, sciroppo di zucchero invertito, oli vegetali, siero di latte in polvere, albume d’uovo in polvere, malto.. L’effetto finale? Avrete consumato una colazione ad alto indice glicemico, ricca in zuccheri semplici, minerali e vitamine addizionati, oli vegetali e additivi di vario tipo, ma i *veri grassi, le proteine, le *vere vitamine, minerali? e…lasciatemelo dire perchè scegliere una colazione così triste e magari sempre la stessa? 😉

Tutto questo solo per farvi riflettere e farvi capire che basta davvero poco per comporre una “colazione sana ed equilibrata”. Il trucco sta nel riempire la dispensa con i giusti ingredienti e variare (perchè essere monotoni quando è possibile scegliere?),  fate pulizia nella vostra dispensa e vedrete che lo farete anche nella vostra mente.

Andiamo al tasto dolente di queste colazioni: il loro effetto ormonale, in particolar modo insulinico. Più la vostra colazione sarà zuccherina e prima avrete il famoso “buco allo stomaco”. Una colazione eccessivamente ricca in carboidrati ad alto indice glicemico e/o zuccheri semplici porta ad un alto picco glicemico, maggiore secrezione dell’ormone insulina, ormone secreto durante i pasti per abbassare la glicemia (ossia la quantità di glucosio ematico) e ad ogni picco corrisponderà una brusca discesa della glicemia: vi sentire vuoti e avrete molta fame dopo nemmeno due ore dalla vostra colazione.

Latte e Biscotti

Ecco una piccola guida per comporre la vostra colazione, ricordando che si tratta di scelte che vanno sempre personalizzate.  Cercate di scegliere i prodotti migliori non solo per voi ma per tutta la famiglia.

1) CARBOIDRATI COMPLESSI:

  • pane di segale (che ha un bassissimo indice glicemico): potete acquistarlo nei negozi biologici e nei più comuni supermercati, inoltre molti panettieri stanno iniziando a produrlo (accertatevi che sia realmente prodotto con farina di segale). Attenzione alla dicitura riportata in etichetta (dovrà riportare: pane DI segale) e agli ingredienti. Ricorda: lista corta, materie prime semplici (come questo o questo ma potete trovare anche altre valide marche).
    In alternativa potete acquistare dal vostro panettiere di fiducia pane integrale, di farro, di grano duro con farina di tipo 1 o 0. Devo andare tutte le mattine dal panettiere? No, assolutamente, potete acquistare in maggior quantità, tagliarlo a fette, congelarlo e tostarlo al mattino (in padella, forno). Preferitelo al “pane in cassetta” confezionato, trattato con alcol etilico e addizionato di zuccheri, fruttosio, oli vegetali… Lasciate in dispensa una scorta di Fette Biscottate di farro o di frumento integrale biologiche, prodotte con olio extra vergine di oliva, ma come spiego sempre in visita, privilegiate un ottimo pane.
  • E poi ci sono loro, i fiocchi d’avena, ricchi di carboidrati complessi a basso indice glicemico, ottimi per il loro potere saziante. Per cui non mi riferisco ai cornflakes e ai cereali soffiati (es riso soffiato), ovvero questi o questi e non questi.
    Potete utilizzarli per preparare tante ricette sfiziose e golose. Andranno bene anche altri fiocchi di cereali, come fiocchi di farro, di grano saraceno, di segale, di riso integrale. Potete acquistarli nei negozi biologici ma anche nella grande distribuzione ( o online, spesso li acquisto su macrolibrarsi). Ricordate che devono essere cotti (in latte vaccino, latte vegetale senza zuccheri aggiunti come latte di mandorla/avena o semplicemente nell’acqua) oppure reidratati (in latte vaccino, latte vegetale senza zuccheri aggiunti, yogurt o nell’acqua). Li potete aggiungere nel latte per preparare un caldo porridge a cui aggiungere frutta secca, frutta fresca, miele, cacao, cannella secondo i vostri gusti…; nelle stagioni più calde ideali per un gustoso overnight oatmeal (ottima colazione anche da viaggio, per coloro che hanno i minuti contati al mattino), oppure usarli per una croccante granola (posterò prossimamente una delle mie ricette) da aggiungere per esempio nello yogurt. Assicuratevi sempre di scegliere avena biologica ( vi rimando al post sul Piatto Sano, in cui ho specificato perché scegliere cereali integrali in chicco biologici).
    Fiocchi di avena
  • Per una colazione domenicale più golosa e per quegli sfizi che *ogni tanto è giusto concedersi, il mio consiglio è: mettete le mani in pasta, così da essere sicuri degli ingredienti di cui sarà composto il vostro dolce, che sia una fetta di torta, crostata o biscotti! In commercio potete trovare “biscotti” senza oli vegetali raffinati, con olio extravergine di oliva e con pochi ingredienti, tuttavia sono sempre dell’idea che un dolce fatto in caso ha tutto un altro sapore e si, bisogna guardare anche il portafoglio.

2) FONTE DI PROTEINE: Le scelte sono così tante da permettervi di variare ogni giorno

  • Per coloro che come me prediligono la colazione salata, come non nominare per prime le uova. Si alle uova anche più volte alla settimana, ma che siano uova biologiche, del contadino, poiché sono uova di qualità con un miglior profilo lipidico. Per una migliore digeribilità vi consiglio di non cuocerle a lungo, preferite uova alla coque, in camicia, ovvero con il tuorlo morbido e l’albume ben cotto. Spesso le utilizzo anche per preparare pancake con farine integrali, farina di riso, di castagne oppure per i miei pancake alla banana. Per il mio compagno preparo spesso una frittata di mele ( ed essendo tornata da pochi giorni dal Trentino, abbiamo fatto scorta di mele, di tutte le varietà).
    Lo scorso mese sono stata in Francia, dove ho assaggiato la Galette, nella versione salata (ma viene preparata anche nella versione dolce), il cui impasto è ottenuto con una base di farina di grano saraceno. Ho rivisitato anche questa ricetta ed è stata inserita nel mio ricettario delle colazioni salate.  Per la farcitura  un ovetto e un ottimo prosciutto crudo DOP.
    La mia colazione preferita: uova in camicia con una spolverata di curcuma, pepe nero e rosmarino, crepes senza glutine o un vero pane di segale (solo ogni tanto poiché il mio regime alimentare non include glutine) e avocado o salmone selvaggio! 

  • Veniamo allora alla seconda proposta salata: si agli affettati senza conservanti e al salmone. Spesso consiglio il Prosciutto crudo DOP S.Daniele o di Parma (poiché il disciplinare non permette di utilizzare conservanti!).
    Per il salmone, andrà bene anche quello affumicato, preferite quello selvaggio (attenzione all’etichetta: spesso vi è un’aggiunta di zuccheri, pertanto preferite quello senza zucchero), scozzese, irlandese a quello norvegese.  Si sposa benissimo con l’avocado e pane di segale tostato, una spolverata di timo, curcuma e pepe nero; provare per credere!
  • Per una colazione in versione sia dolce che salata, la ricotta: scegliete una buona ricotta ( preferendo quella senza aggiunta di crema), no “finti” formaggi, come fiocchi di latte, formaggi fusi…ricchi in conservanti. Potrete spalmarla semplicemente sul pane tostato, aggiungete un velo di miele di castagno (o un altro che preferite), qualche noce, una spolverata di cannella e componete la colazione come meglio gradite.
    Per  una versione salata, ottima la ricotta con una punta di pesto fatto in casa, da spalmare sempre sul pane e qualche pomodorino. Queste sono semplici idee, che vanno adattate al vostro regime e naturalmente ai vostri gusti!
  • Consiglio spesso il semplicissimo Yogurt intero bianco con soli due ingredienti: latte vaccino/capra/pecora e fermenti lattici vivi.Se siete al supermercato, dirigetevi nella corsia degli yogurt, noterete che è possibile trovare yogurt interi o magri alla frutta, oppure con aggiunta di cioccolato, cereali, frutta secca (insieme a una lunga lista di addensanti, gomme, zucchero e pochissima *vera frutta). Pensate di fare una scelta corretta scegliendo uno yogurt magro alla frutta, rispetto ad uno yogurt intero bianco, ma in realtà avrete scelto un prodotto con un valore energetico superiore, addizionato di ulteriore zucchero e additivi.
    Qualcuno starà storcendo il naso: lo yogurt bianco è davvero acido non riesco proprio a tollerarlo!  Allora vi dico, perchè non aggiungere vera frutta, anche frullata e magari una spolverata di mandorle o scaglie di cocco o cioccolato fondente? Un esempio: Yogurt intero bianco con mirtilli, cioccolato fondente e scaglie di cocco. Avrete ottenuto una colazione dolce con un buon bilancio dei nutrienti e che appaga vista e palato. Tra i marchi che consiglio in visita, Vipiteno e Merano, ma potete trovare altre valide alternative e naturalmente lo Yogurt di cascina …, chi ha la possibilità di acquistarlo direttamente dal produttore, confermerà!
  • Ottimo anche lo Yogurt greco bianco sempre senza aggiunta di zuccheri e attenzione all’etichetta, controllate che non sia addizionato di crema, panna.

3) Non dimenticare i GRASSI, purché siano grassi “BUONI”:

  • No a oli vegetali raffinati e quelli contenuti in tutti i prodotti industrializzati di cui vi ho parlato prima ( merendine, biscotti…;)
  • Si a frutta secca e semi: qui potete sbizzarrirvi, avete noci, nocciole, noci di Macadamia, mandorle, pistacchi, semi di chia (ottimi per preparare il chia pudding!) semi di lino, di girasole, zucca ma ricordate senza sale e privi di oli vegetali aggiunti.
  • Si anche alle creme spalmabili, ma che siano crema di frutta secca 100% come la crema di nocciole, di mandorle, di pistacchi, il cui unico ingrediente è la frutta secca.  Ottima spalmata sul pancake, sul pane tostato, oppure da aggiungere al vostro porridge per renderlo più cremoso e per bilanciare l’apporto di zuccheri.
    La Nutella proprio no? é vero ha fatto la “storia” di molti di noi, come non ricordare la pubblicità di quella fetta di pane con un velONE di Nutella, ma cosa contiene? Leggiamo l’etichetta: zucchero, olio di palma, latte scremato in polvere, cacao e…le nocciole? queste sconosciute: solo il 13% contro un 100% nella crema di nocciole . Assodato che non esiste un cibo dannoso e un cibo sano, pertanto non è quel cucchiaino che mi farà ingrassare ( ma i più golosi sapranno sicuramente che un cucchiaino tira l’altro) è anche vero che possiamo trovare *alternative migliori nella grande distribuzione. Per coloro che non gradiscono il sapore della crema di nocciole 100%, un’alternativa potrebbe essere la Crema Novi al cioccolato che per lo meno non ha lo zucchero come primo ingrediente e un “buon” contenuto in nocciole, 45%. Per cui lascio a voi trarre le conclusioni, ma vi dico anche che poteste semplicemente aggiungere un buon cioccolato fondente alla crema di frutta secca…e il gioco è fatto! Qualche consiglio: Creme di frutta secca Damiano Organic, Ecor, Rapunzel.
  • Per coloro che amano i sapori più esotici, ottimo l’avocado: potete schiacciarlo semplicemente con una forchetta, un po’ di limone, qualche fogliolina di basilico, un pizzico di sale (pepe se gradito e “tollerato”) e spalmarlo sul pane!
    A volte preparo anche una mousse dolce con cacao e la utilizzo per farcire delle piadine senza glutine, ma potete spalmarla anche sul pane di segale, di farro. 

  • Per bilanciare una colazione più zuccherina, potreste aggiungere del cocco in scaglie. Ottimo nello Yogurt (magari con un pizzico di cannella o caffè in polvere!), ma anche nel porridge, overnight oatmeal o spolverizzato sulla frutta con cannella (per modulare il rilascio degli zuccheri).
  • Da limitare in alcuni casi, ma mai da demonizzare, il burro: scegliamo piuttosto un burro di qualità, come burro di centrifuga o burro di malga. Ottimo spalmato su una fetta di pane tostato con un velo di miele. Potreste optare anche per il ghee, un burro chiarificato senza caseine e senza lattosio, più digeribile e con una nota aromatica che si presta bene anche sciolto nel caffè, provare per credere!

4) E infine si agli ZUCCHERI SEMPLICI se provenienti da:

  • Frutta fresca di stagione: variate, variate e spazio ai colori! Ricca in vitamine, minerali, ci aiuterà ad idratarci grazie al suo contenuto in acqua, ma ci darà anche sazietà grazie al suo apporto in fibre. Per coloro che sono sempre di corsa, suggerisco anche una spremuta fresca da agrumi. Quelle della grande distribuzione non vanno bene? Si, se sono senza zuccheri aggiunti, pertanto vi suggerisco di buttare un occhio nel banco frigorifero e leggete sempre l’etichetta. No a succhi di frutta, si tratta di bevande ad alto indice glicemico, con pochissima frutta, pertanto poche vitamine, poca fibra,  dove spesso lo zucchero è il primo ingrediente.
  • Marmellate di frutta e Miele: senza esagerare possono essere spalmate sempre su una buona fetta di pane, con aggiunta di una componente lipidica che bilanci l’apporto di zuccheri, come cocco, yogurt o ovetto in camicia.  Preferite quelle con solo zuccheri della frutta. Per le marmellate e confetture, spesso le acquisto quando salgo in Trentino, oppure presso mercatini-fieri di prodotti locali. Lo stesso per il Miele e in questo caso preferite quello non pastorizzato. Meglio un cucchiaino di miele su una fetta di pane, per es con un ottima ricotta, oppure 1 cucchiaino nello yogurt con aggiunta di granella di mandorle…che una merendina, ricca solo i zuccheri!

Dottoressa e il mio caffè? Giusto…

  • La mia seconda passione dopo le uova è il The’, preferite possibilmente quello in foglie, rispetto alle bustine, per evitare che il contatto con l’aria ne causi l’ossidazione.
  • Andrà bene anche una tazza di caffè, caffè d’orzo, meglio se preparato nella moka, oppure un semplice bicchiere di acqua, magari con del limone (se tollerato) e qualche foglia di basilico o menta fresca: antiossidante, dissentante e mineralizzante.

Una piccola parentesi per le bevande vegetali:  in commercio potete trovare latte di mandorla, latte di riso, latte di avena…: spesso si tratta di acqua addizionata a additivi, zucchero, olio di girasole e sale, pertanto se le consumate tutti i giorni, purtroppo non sono ottimali.  Potete reperirle nei negozi biologici, ma leggete bene l’etichetta anche di quelle che riportano la dicitura ” senza zuccheri aggiunti”, poiché spesso sono addizionate di dolcificanti artificiali. Se ne fate un consumo abituale, sceglietele attentamente. Un esempio, quando acquisto il latte di mandorla,  tra gli ingredienti controllo che riporti solo acqua, mandorle e eventualmente sale. Mi è stato chiesto se possono essere preparate anche in casa: certamente, ancora meglio, farete una spesa “maggiore” di mandorle ma ne avrete un’ottima scorta!
Altrimenti ogni tanto un buon bicchiere di latte fresco di alta qualità. Per coloro che stanno seguendo un regime dimagrante meglio un buon latte parzialmente scremato, altrimenti preferite un latte intero, ancora meglio se di cascina.

Spesso le mie colazioni sono dei veri e propri brunch poiché difficilmente riesco a fare una pausa al mattino, pertanto adattate le vostre scelte a quelli che saranno i vostri impegni. Non esiste una colazione che vada bene per tutti, così come non esiste una sola scelta e poi si, siate creativi, dedicate del tempo a voi stessi, iniziando proprio dalla colazione.

Per concludere una delle mie colazioni preferite:

IMG_20160717_094310 (1)

Allora buona colazione !
A presto,

Barbara

Foto: Pinterest e Personali