Ai Fornelli

Biscotti di teff al profumo di limone

Avete mai sentito parlare di Teff?

Il Teff: il più piccolo cereale al mondo ricco di principi nutritivi. Poco conosciuto nella nostra cultura gastronomica. Di origine etiope viene macinato per utilizzare la farina e preparare un tipico pane a lievitazione naturale, la enjera.

Esistono tre varietà: la varietà marrone e rossa dal sapore forte e deciso, e quella bianca dal sapore più delicato e considerata la varietà più pregiata. La versatilità di questo cereale premette diverse preparazioni in cucina.  La farina ottenuta, miscelata con altre farine, è ottima per preparare prodotti da forno (pane, cracker, muffin, biscotti) e pancake. Può essere utilizzata anche come addensante per zuppe, minestroni, oppure per una panatura di carne e pesce.

Per le piccole dimensioni del chicco prevalgono la crusca ricca in fibra, vitamine, sali minerali, e il germe, una riserva di vitamine liposolubili e di grassi.
Il diametro del chicco è di appena 0.8mm, difficilmente “scomponile” ( non può essere sottoposto, per le sue piccole dimensioni, al processo di raffinazione), pertanto i prodotti da forno che ne derivano sono completamente integrali. Troviamo un alto contenuto di calcio, magnesio, fosforo e ferro, ma anche di vitamine del gruppo B.  La farina di Teff fornisce soprattutto carboidrati complessi, ma si caratterizza anche per l’alto apporto di proteine, circa 13g per 100g di farina.

Il Teff è un cereale altamente saziante, facilmente digeribile e privo di glutine, pertanto un’ottima alternativa per celiaci e per coloro che soffrono di sensibilità al glutine-non celiachia (conosciuta come gluten sensitivity), i cui sintomi sono spesso sovrapponibili a quelli del colon irritabile. Inoltre ha un basso indice glicemico, per questo consigliato a diabetici e per coloro che devono tenere sotto controllo il livello di zuccheri nel sangue.

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…e veniamo alla ricetta: Biscotti di teff al profumo di limone

Ingredienti per 20 biscotti:

  • 75g Farina di Riso integrale
  • 75g Farina di Teff*
  • 1 Uovo
  • 50ml Olio Extravergine di Cocco
  • 40g Zucchero di canna integrale
  • 1 Cucchiaino di Lievito per dolci bio
  • Mezzo limone spremuto e la buccia grattugiata del limone (non trattato!)
  • 1-2 Cucchiai di Latte di mandorla senza zuccheri ( io ho utilizzato Latte di Mandorla VG, Il Viaggiatore Biologico)
  • A piacere nocciole/mandorle

Preparazione: Ho setacciato le farine, ho aggiunto lo zucchero di canna integrale, la buccia e il succo di mezzo limone, l’uovo sbattuto e un pizzico di sale marino integrale. Ho messo le mani in pasta (ma potete utilizzare una planetaria ;)). Siccome sono andata molto ad occhio e l’impasto era abbastanza “solido” ho aggiunto un pochino di latte di mandorla (circa 1 cucchiaio).  Ho avvolto l’impasto con la pellicola trasparente e l’ho lasciato in frigorifero per un’oretta. Ho formato delle palline, ho aggiunto al centro la mandorla/nocciola e ho infornato. Cottura: forno preriscaldato a 180°C, per 18-20min fino a completa doratura.

*Farina di Teff: acquistata presso un negozio per celiaci ma potete trovarla anche in negozi biologici (o online).

Biscotti con farina di teff

Foto: Personali

 

 

La dispensa

La regina di ottobre e novembre…la zucca!

<<La  zucca è “dolce”, non posso mangiarla, vero? >> in questi giorni diverse pazienti mi hanno chiesto se la zucca possa essere considerata una “verdura” o un’alternativa ai cereali, pasta, pane e patate.

…qualche nozione:
Con indice glicemico ci riferiamo alla velocità attraverso la quale i carboidrati contenuti nell’alimento determinano un aumento della glicemia nel sangue. Se andiamo a leggere le tabelle dell’indice glicemico degli alimenti, ci accorgiamo che la zucca ha un alto valore di IG, pari a 75 paragonabile a quello del comune Riso e vicino a quello del glucosio con IG di 100.  Questo ha spinto “purtroppo” molte mie pazienti a escluderla dalla spesa settimanale, ed essendo di “sapore dolce” si pensa che possa avere gli stessi effetti dello zucchero. Fortunatamente non è così, poiché non basta parlare di indice glicemico, bisogna considerare anche la quantità di carboidrati presenti nell’alimento che stiamo assumendo, ovvero il carico glicemico (CG).

gnocchi zucca

Facciamo un po’ di chiarezza: In una porzione di zucca (circa 200g), sono contenuti circa 7g di carboidrati, contro i 64g in una porzione di riso da 80g! Entrambi hanno un IG di 75, ma il carico glicemico della zucca (per 200g) è di 7-11g mentre quello di una porzione di riso è 48, dunque cinque volte tanto. Pertanto la zucca presenta un alto IG, ma avendo un basso carico glicemico, può essere inclusa nella lista della nostra spesa.

Proprietà e benefici della zucca
È ricca in carotenoidi, alleati della nostra pelle, ci proteggono dai “temuti” radicali liberi (= specie reattive dell’ossigeno). È ricca in beta-carotene che il nostro organismo è in grado di trasformare in vitamina A, importante per la salute dei nostri occhi. Essendo molecole liposolubili (ovvero si sciolgono nel grasso),  per essere meglio assorbite a livello del nostro intestino, è necessario combinarle con una fonte di grassi, pertanto sarà sufficiente condire la zucca a crudo con un ottimo olio extravergine di oliva.
Non solo, è ricca in fibra, che permette di regolare la funzionalità intestinale, contrastando gli episodi di stipsi e di modulare l’assorbimento degli zuccheri e dei grassi nel sangue. Ricca in magnesio, un componente della clorofilla che possiamo trovare anche negli ortaggi a foglia verde, cacao, cioccolato fondente, erbe aromatiche, mandorle, semi di zucca e appunto nella zucca,  ci aiuta a ridurre i crampi da ciclo mestruale e a migliorare il tono dell’umore, spesso “sottosopra” nei giorni che precedono il ciclo…e molte donne lo sanno, forse ancora di più i loro mariti. 😉

…per le mamme e le nonne,  sfruttiamo la curiosità, il colore acceso e sapore dolce della zucca per proporlo ai nostri bimbi: può essere utilizzata per preparare vellutate, dolci per la colazione (come dei tortini con zucca e noci), pancake, mousse di zucca con cannella e cioccolato fondente, oppure perchè non mettere le mani in pasta per preparare gnocchi, oppure ravioli ripieni con la zucca 😉

Ecco la mia ricetta, un semplice risotto alla zucca: riso semintegrale cotto nel brodo di pollo ruspante, zucca al profumo di timo e cannella

Curiosità: la cannella rientra tra le spezie più ricche in antiossidanti, contiene un olio essenziale con proprietà disinfettanti e antibatteriche, per questo può essere un ottimo rimedio per rafforzare le nostre difese immunitarie con i primi freddi autunnali.

Risotto con zucca, timo al profumo di cannella

Foto: Personali e Pinterest

Ai Fornelli

Brownies cioccolato, noci di Macadamia e cocco in tutte le sue forme!

La colazione della domenica prima del compleanno della mamma ha passato la prova assaggio, pertanto come promesso, ecco la ricetta.

Ecco un dolce senza zucchero (aggiunto!), senza glutine e a basso indice glicemico, per la presenza della frutta secca e del cocco ( olio di cocco extravergine, cocco disidratato e latte di cocco al 50%). Non ho aggiunto zuccheri perché ho utilizzato un cioccolato fondente al 74%.

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Ricordate, è la scelta delle materie prime a fare la differenza, pertanto per questo Brownies ho scelto:

  • Olio Extravergine di Cocco (estratto a freddo), costituito da grassi saturi a media catena, antinfiammatori e tonici per l’intestino
  • Noci di Macadamia (da mercato equosolidale) ricche in grassi monoinsaturi come l’Olio Extravergine
  • Cioccolato extrafondente al 74% per dare una nota amara ma allo stesso tempo dolce, così da non aggiungere zucchero
  • Cocco disidratato contenente solo cocco tra gli ingredienti (senza aggiunta di zucchero)

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Ingredienti:

  • 80g Farina di riso integrale ( sono andata molto ad occhio)
  • 100g Cioccolato fondente al 74%
  • 50ml Olio extravergine di cocco liquefatto
  • 50g frutta secca ( in dispensa avevo le Noci di Macadamia e qualche Mandorla)
  • 200g Latte di cocco ( ho utilizzato Coconut Milk BionaOrganic)
  • Circa 2 Cucchiai cocco disidratato
  • Lievito per dolci bio
  • Cannella a piacere

Preparazione: Ho sciolto il cioccolato fondente a bagnomaria con l’olio extravergine di cocco. Ho aggiunto il latte di cocco e ho mescolato bene. Alla fine ho aggiunto il cocco disidratato, la farina di riso integrale setacciata, il lievito, mezzo cucchiaino di cannella e la frutta secca tritata grossolanamente.  Ho versato il preparato nello stampo ( vi suggerisco di utilizzare quelli per preparare i plumcake o piccoli tortini), ho spolverizzato ancora con il cocco e infornato.  Forno preriscaldato a 180°C per circa 22-25minuti.  Vi consiglio di assaggiarlo tiepido, sarà ancora più buono.

Foto: Personali

La dispensa

Scegliamo lo yogurt

Facciamo un giro al supermercato,  nello scaffale degli yogurt. Possiamo trovare yogurt dalle diverse consistenze, alla frutta, ai cereali e creme di latte, pertanto non yogurt.
Definizione: prodotto antichissimo ottenuto dalla fermentazione lattica del latte senza sottrazione del siero, per azione di batteri lattici specifici:
  • Streptococcus thermophilus
  • Lactobacillus delbrueckii bulgaricus
Prendiamo due tipologie di yogurt, yogurt cremoso alla frutta con 0% e 0,1% di grassi e yogurt intero bianco:
Si potrebbe pensare che la scelta migliore sia la prima, uno yogurt magro alla frutta poiché si tratta di un prodotto “light” per aggiunta con della frutta. Tuttavia di tratta di uno yogurt al “gusto” di frutta. Non è possibile conservarvi frutta fresca, poiché comprometterebbe la shelf-life ovvero la durabilità del prodotto. Si tratta di una “preparazione” a base di frutta, che come potete vedere è rappresentata solo in minima parte da *vera frutta, infatti possiamo leggere la presenza di zucchero e addensanti come l’amido modificato e correttore di acidità…
Questo significa che uno yogurt alla frutta può contenere  fino a 15-20 g di zucchero aggiunto, contro i 5-6 g dello yogurt bianco, quantitativo naturalmente presente nello yogurt poiché rappresento dai suoi naturali zuccheri.  A fronte della totale (foto a sinistra) o quasi assenza di grassi (foto in alto a destra),  non è un alimento leggero per il nostro metabolismo, tanto meno per il nostro portafoglio: la mancanza  dei grassi viene sopperita da una concentrazione quasi 3 volte superiore di zuccheri ( paragonabili a 3 bustine di zucchero, ne vale davvero la pena?!), additivi ( addensanti, coloranti…) e sale.
Sono proprio questi zuccheri a spingere verso l’aumento del grasso viscerale, addominale e non quei pochi grammi di grassi presenti. Senza dimenticare che quei grassi, garantirebbero un maggior senso di sazietà (foto in basso a destra).
Di solito tendo a consigliare le marche di yogurt di montagna, come Vipiteno e Merano. Tuttavia se doveste trovare un marchio locale di fiducia, orientate li la vostra scelta. Ho diverse pazienti che acquistano presso piccole cascine.
Veniamo al punto cruciale, quali caratteristiche deve avere un buon yogurt?
  • Yogurt bianco al naturale, che contenga solo 2 ingredienti: latte e fermenti lattici e nient’altro ovvero niente preparazione di frutta,  niente crema di latte (panna che permette di rendere più denso il prodotto).
  • Per una maggior sazietà e cremosità consiglio spesso yogurt intero bianco.
  • Se potete preferite yogurt al naturale da agricoltura biologica, che garantisca sicurezza sulla provenienza del latte. Ormai potete trovare diversi marchi bio nella grande distribuzione, come questo acquistato all’Esselunga.yogurt intero bianco e granola (2)
Naturalmente potrete aggiungere frutta fresca secondo i vostri gusti, oppure aromatizzare con cannella, cacao, scaglie di cocco o qualche scaglia di cioccolato fondente.
Non pensate che il light sia una facile uscita dalle tante temute calorie, poiché state riempendo inutilmente il vostro corpo di zuccheri, privandolo di una buona quota di grassi e …perché vivere di sensi di colpa, non è questa la filosofia per vivere serenamente il vostro rapporto con il cibo, e poi per cosa, per una quantità irrisoria di kcal (~10kcal)?!
Infine, per coloro che soffrono di PCOS la frequenza di consumo deve essere ridotta e in alcuni casi è bene escluderli. Come sempre vale la *personalizzazione della dieta.
E ora riempiamo la dispensa in modo consapevole, quale acquisterete ? 😉
yogurt intero bianco e granola (1)
Barbara
Foto: Personali